Alle 14:00 del 16 novembre al BTO si è svolta la prima parte del panel “Disintermediation in the age of Web 2.0” che ha visto protagonisti: Marco Baldan – NOZIO; Francis Louis Passerini – FASTBOOKING; Massimo Pupita – SESTANTE; Nicola Seghi – READYTEC.
Alle 14:45 è iniziato il secondo panel di “Disintermediation in the age of Web 2.0”. Sono saliti sul palco: Andrea Delfini di BLASTNESS; Yahya Fetchati di BOOKASSIST; Sergio Farinelli di QNT HOSPITALITY; Federico Picardi di FONDAZIONE SISTEMA TOSCANA.
Moderatrice delle due sessioni è stata Roberta Milano.
Apre il dibattito Sergio Farinelli.
La disintermediazione è una evoluzione del mercato, un po’ difficile da comprendere e da attuare. Il web mette a disposizione tanti strumenti per farsi conoscere come twetter, facebook, flickr ma ancora oggi non è ben chiaro agli utenti come trasformare questi potenti mezzi in prenotazione verso la propria struttura.
Fondamentale è il sito web, letto come il punto d’incontro con la struttura. Ecco perché esso deve essere ottimizzato. Il marchio rappresenta un elemento di fiducia che ci spinge verso un’azienda piuttosto che in un’altra.
Un consiglio importantissimo per l’hotel è che esso deve riportare gli stessi prezzi del sito ufficiale anche su altri portali su cui è iscritto per non generare confusione negli utenti.
Sergio Farinelli sostiene che: “oggi i social network stanno dando un’opportunità incredibile agli hotel per entrare in contatto con i clienti in modo trasparente, senza intermediari. Se c’è un buon servizio, se c’è un buon rapporto qualità-prezzo, si creano le condizioni favorevoli per creare buzz, recensioni e discussioni sul proprio brand, e questo è un volano eccezionale per la visibilità online. Nell’ottica dell’intermediazione, non tenere conto dei social network sarebbe un grosso errore. Se c’è una buona visibilità infatti, belle recensioni e un’ottima brand reputation, allora si può puntare alla disintermediazione”.
Ed ancora ci si sofferma sull’importanza della formazione per gli albergatori. Il web è in continua evoluzione e i gestori di strutture ricettive devono adeguarsi ai cambiamenti costruendo una vera e propria community.
Se ti sei perso la prima parte del resoconto BTO:
1) Live BTO 2009: Tourism, Web 3.0 and Social Media
2) Il turista italiano spende più dello straniero: rilevato al BTO