Come vi avevo anticipato, ho trascorso la Pasqua a bordo di MSC Musica. Sono sbarcata due giorni fa e ancora faccio fatica a riprendermi. Potrete salire mille volte a bordo di una nave da crociera ma ogni volta è come se fosse la prima. Tornerete a casa col cuore colmo di gioia ma anche con un’infinita malinconia per aver dovuto salutare persone che hanno condiviso con voi quest’avventura.
È stata una settimana stupenda. I miei occhi son pieni di cose belle per i luoghi che ho visitato e il mio cuore ancora una volta ha deciso di rimanere a bordo.
Avevo già visitato alcune tappe di quest’itinerario per cui ho avuto più tempo per rilassarmi e godermi la nave. Siamo partiti da Brindisi navigando verso la Grecia. La prima tappa è stata Katakolon. Avevo visitato la città nel 2015 con uno scalo della MSC Fantasia. Non mi entusiasma molto come tappa per cui mi ne ho approfittato per godermi le piscine semi-vuote.
Sulle note di “Vivo per lei” del Maestro Andrea Bocelli e Giorgia lasciamo Katakolon per dirigerci verso Santorini. Ero entusiasta perché non avevo mai visitato quest’isola. Com’è mio solito fare, leggo il daily per approfondire la rotta che la nave sta seguendo e scruto l’orizzonte. Vedo un puntino giallo che ci illumina. È il faro di Capo Matapan che ci accompagnerà verso lo stretto di Elafonisos.
Faro di Capo Matapan
Alle 8:00 finalmente giungiamo a destinazione. Il tragitto col tender che ci ha condotto al porto è stato davvero emozionante. Ero ai piedi della nave, così immensa e maestosa. Mi sentivo così piccola dinanzi a tale splendore ma così carica per affrontare una giornata ricca di colori… Arrivare fin su in cima a Oia è stata un’emozione indescrivibile. Le cartoline che da sempre avevo visto in rete o che mi erano state spedite si susseguivano l’una dopo l’altra davanti ai miei occhi. Era tutto reale: le famose casette bianche, le cupole blu delle suggestive chiese, le viuzze strette, le piscine incastonate nelle rocce. E poi la magia di Firostefani! Eravamo sul “tetto”dell’isola e MSC Musica sembrava quasi un giocattolino in miniatura che completava il puzzle.
Oia – Santorini
Il tender ci attende. È ora di rientrare in nave. Sono le 17, la nave sta per salpare e io corro al ponte 16 per godermi lo spettacolo dall’alto. La canzone “Con te partirò” rimbomba su tutta la nave. Scorgo altre due navi in porto: la Costa Deliziosa e la Norwegian Star. E qui il saluto delle navi è d’obbligo. Ero lì a filmare la scena mentre le lacrime mi bagnavano il viso. È stato uno dei momenti più emozionanti in assoluto.
Prossima tappa Atene. Anche qui ho preferito non scendere perché l’ho visitata più volte. La giornata era abbastanza soleggiata per cui ne ho approfittato per una bella tintarella. Siamo ripartiti con circa 45 minuti di ritardo a causa dell’intenso traffico portuale. Anche qui abbiamo incontrato la Costa Deliziosa.
Atene – Acropoli
La navigazione verso Corfù è stata un po’ traballante a causa del forte vento ma siamo giunti a destinazione senza problemi. È stato amore a prima vista, così come lo fu per la Principessa Sissi che, giunta qui, decise di costruire la sua dimora. Il tempo che avevamo a disposizione era poco così optiamo per un tour in taxi. Di corsa al Palazzo Achilleion dopodiché ci dirigiamo verso l’isolotto di Pontikonissi, l’isola dei topi. Dopo una breve sosta, riprendiamo il nostro tour alla volta della città antica di Corfù, in stile architettonico tipicamente veneziano.
Corfù – Castelvecchio
Altra perla di questo viaggio è Kotor (Montenegro). Non ho mai visto così tanta bellezza in un solo luogo! Sembrava di navigare su di uno specchio. L’acqua era così cristallina che le montagne vi si riflettevano al suo interno. Anche qui la nave non ha attraccato al porto ma siamo scesi col tender e la cosa non mi è dispiaciuta affatto. Il centro storico si trova praticamente a 50 metri dal porto. Fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1979. È davvero un gioiellino e vi ci vorranno massimo un paio d’ore per girarlo tutto. Ma, come avrete ben capito, a me piace andare in perlustrazione. Così con un taxi sono arrivata a Perast, un’incantevole cittadina barocca. Abbiamo percorso il Lungomare e poi ci siamo imbarcati su un battello per raggiungere un’isola artificiale su cui è stata costruita la Chiesa della Madonna dello Scarpello. È ora di rientrare a bordo. L’ultimo tender parte alle 12:15.
Kotor – Perast
Siamo giunti ormai quasi al termine di questa crociera. Facciamo rotta verso l’Italia. Venezia è pronta ad accoglierci insieme ad altre 3 navi in porto. Non avevo mai avuto l’occasione di visitarla per cui non vedevo l’ora di scendere. Avevo appuntamento con un mio amico conosciuto durante le mie avventure con MSC Crociere. Chi meglio di lui poteva condurmi per le calli di Venezia. La città era strapiena di gente. Le gondole affollavano i canali, piazze e ponti gremite, file chilometriche ai musei. L’abbiamo percorsa in lungo e in largo attraversando anche vicoli nascosti. Ho provato anche l’ebbrezza del giro in gondola da Campo Santa Sofia per raggiungere il Mercato di Rialto. E che dire della vista panoramica che si ammira dalla terrazza del Fontego dei Tedeschi!
Abbiamo camminato per ore e scattato decine di foto. Con i piedi gonfi ci accingiamo a rientrare. Il “tutti a bordo” ci chiama.
Venezia
L’ultima serata in nave sta per cominciare. Al teatro il Team Animation ci saluta e non riesco a trattenere le lacrime.
MSC Musica – Team Animation
Le prima luci dell’alba mi svegliano. È lunedì. Questa giornata ha un sapore amaro. È ora di abbandonare la nave e di salutare le persone che mi hanno accompagnata in quest’avventura.
Mentre scrivo questo post un magone in gola mi prende. Sarà dura ricominciare ma il mio cuore ora ha una marcia in più. MSC Musica non ti dimenticherò mai!
Mena Santoro (Foto scattata dal fotografo Pepe Istrione Antonio)
MSC Musica (17 – 24 /04/ 2017)