Come ormai ben saprete, a dicembre 2010 è entrata in vigore a Roma la tassa di soggiorno. Ciò per cercare di contrastare la crisi economica avutasi in questi ultimi tempi.
La tassa di soggiorno prevede che venga applicato un contributo di 3 euro a notte per un massimo di dieci notti negli hotel a 4 e a 5 stelle. Per tutte le altre strutture ricettive, dagli hotel a 2 o 3 stelle, fino agli affittacamere o ai B&b, il contributo a carico del turista sarà di 2 euro a notte per un massimo di dieci giorni. Il contributo non riguarderà però i turisti che pernotteranno negli ostelli, mentre per chi deciderà di alloggiare in un camping il regolamento prevede il pagamento di un euro.
E’ trascorso esattamente un mese dall’entrata in vigore della tassa di soggiorno a Roma. Cosa ne pensano turisti e cittadini?
La Capitale è letteralmente in subbuglio. Anche le associazioni per il turismo sono contrarie all’attualizzazione della tassa di soggiorno. Assoturismo-Confesercenti dichiara: “Il turismo è il settore più importante su cui puntare per lo sviluppo dell’intera economia e soprattutto, in questa difficile fase di congiuntura economica, avrebbe bisogno di incentivazioni e di politiche adeguate invece di un balzello che ne comprometterebbe la competitività, soprattutto in un periodo in cui calano le presenze e i fatturati delle imprese. La priorità deve essere quella di riconquistare quote di turismo internazionale”. “Le imprese ricettive, in questi ultimi anni, hanno subìto un continuo aumento di costi mantenendo bassi i prezzi e incrementando offerte e promozioni. Se venisse introdotta un’ulteriore gabella sarebbe un danno per l’economia turistica già molto penalizzata dalla crisi dell’economia e dallo svantaggio di avere un’iva più alta rispetto ai nostri competitori europei e dalla scarsa promozione del turismo italiano”.
L’introduzione della tassa di soggiorno non riguarda solo ed esclusivamente la città di Roma. Tale provvedimento infatti, a breve, dovrebbe essere esteso anche ad altri capoluoghi quali Firenze e Venezia. Il Ministro Calderoli ha infatti presentato un decreto legislativo che consentirebbe ai capoluoghi di provincia di istituire una tassa di soggiorno da 0,5 a 5 euro per notte a carico di coloro che pernottano presso le strutture ricettive del territorio.
E vi è aria di protesta. Il 17 marzo 2011 è prevista la chiusura totale degli hotel come forma di sciopero.
…infatti mi sembra solo …un “pizzo”…! è tutto assurdo…
Forse a breve metteranno anche una tassa sull’aria che respiriamo,quindi impariamo a consumarla poca.
Non è pensabile, secondo me, inserire una nuova tassa che andrebbe pesantemente a gravare sulle spalle di un’industria già fortemente provata dalla crisi e dalla mancanza di una politica di sostegno.
Ciao a tutti e complimenti per questo post. Ne approfitto per chiedere il permesso di poter segnalare il mio nuovo portale di annunci gratuiti ” EUFEMO(punto)COM “. Ringrazio in anticipo per avermi concesso questa opportunità.