Tra le varie forme di turismo si sta evolvendo sempre più il “cicloturismo”. Come si intende dal termine stesso si tratta di una forma di turismo praticata in bicicletta, senz’altro economica.
Il cicloturismo è una forma molto diffusa di turismo sostenibile, ovvero un modo di concepire un viaggio a scopo turistico diverso dal tradizionale turismo di massa.
La differenza tra questi due diversi modi di fare una vacanza è soprattutto nell’approccio che si ha con l’ambiente in esplorazione.
Nel turismo di massa si tende a mantenere un livello d’astrazione dal territorio con servizi ad hoc per il turista che a volte rende indistinguibile una città da un’altra, spesso grandi città d’importanza economica e storica come le capitali che diventano industrie turistiche.
L’approccio del turismo sostenibile, e in particolare del cicloturismo, è completamente differente, perché attento all’esplorazione dell’ambiente nel suo sviluppo naturale, sia dal punto di vista naturalistico che sociale ed economico, infatti questo maniera consapevole di viaggiare è detta anche ecoturismo.
In Italia, coloro che praticano questo tipo di turismo sono circa 2 milioni e la maggior parte di essi hanno uno spiccato amore per la natura e l’avventura. Questo passatempo in un luogo di villeggiatura è per tutti, basta munirsi di una bici, prefissare un itinerario e una meta e pedalare immergendosi nella verde della natura e trascorrendo così un periodo di vacanza diverso e sicuramente salutare e divertente.
Vi sono diverse tipologie di cicloturismo: naturalistico, tra i sentieri dei boschi con la mountain bike; in giro per le città con la bici da passeggio; tour itineranti per chi ama assaporare il paesaggio.
Chi viaggia in bicicletta necessita di tanti servizi ed piccoli accorgimenti che bisogna tenere in conto prima di partire: l’assistenza tecnica alla bicicletta, per riparazioni o accessori; la ristorazione ed il pernottamento; la cartografia degli itinerari; le informazioni relative ai luoghi incontrati e le iniziative locali; le indicazioni circa i percorsi protetti al riparo dai pericoli del traffico motorizzato. A queste esigenze il viaggiatore in bicicletta può accedere dopo aver deciso il proprio itinerario di viaggio, magari attraverso notizie della stampa specializzata, contattando i diversi enti e soggetti locali, le associazioni specialistiche locali ad anche le organizzazioni di più vasto ambito territoriale.
Volete provare una nuova esperienza? Approfittatene! Proprio grazie al successo riscontrato dal cicloturismo in quest’ultimo periodo potrete usufruire di incentivi messi a disposizione dal ministero dell’Ambiente e dedicati alle biciclette, ai ciclomotori e ai veicoli elettrici. Si tratta di un fondo di 8,75 milioni di euro da erogare nel corso del 2009. Oltre 40 mila biciclette vendute in meno di tre settimane, fino a 8000 pratiche al giorno inserite nel sito del ministero dell’Ambiente. Una corsa all’acquisto senza precedenti. Dal 22 aprile 2009, data in cui sono diventati disponibili gli otto milioni e 750 mila euro di incentivi statali, che permettono di risparmiare il 30% sul prezzo di vendita fino ad un massimo di 700 euro, le biciclette hanno conosciuto un nuovo boom.
E voi sareste disponibili a sperimentare questa nuova forma di viaggio?
io no, purtroppo odio la bici e credo di essere l’unica Mantovana a non averla. Ma ho spesso ospiti che arrivano in bici direttamente dall’estero e addirittura una volta , padre e figlio in MONOPATTINO dalla ROMANIAaaaaaa
sì ma il giorno dipo mi alzo che mi fa male il sedere!!!
Dalla Romania col monopattino? è un po’ lontanuccio e di certo non sarà stato un viaggio comodo. Sarei curiosa di sapere in che stato sono giunti nel tuo b&b. Mi sa che erano esausti. Però, pensandoci bene, per affrontare un viaggio simile dovevano essere ben allenati e di sicuro non sarà stata la prima volta che si sono avventurati con tale mezzo!