Quest’estate, durante le mie vacanze a Finale Ligure, grazie alle visite guidate organizzate dal Comune, ho avuto il piacere di ammirare la Pieve del Finale, una chiesa paleocristiana riportata alla luce durante gli scavi del 1940 e 1945. Situata sotto l’attuale Chiesa dei Padri Cappuccini è un vero e proprio gioiello, assolutamente da non perdere.
Le pievi, in antichità, erano luogo di funzioni liturgiche, come il battesimo. Si notano, infatti, ben 3 fonti battesimali, ciascuno di grandezza diversa, costruiti in epoche differenti, com’è possibile notare osservando il livello del suolo, lo stato della conservazione e la disposizione.
Numerosi sono i reperti grazie ai quali gli esperti hanno potuto datare la struttura, come: l’epigrafe di Paula, morta all’età di soli 2 anni durante il consolato di Agapito, nel 517 d.C; gli affreschi di San Lorenzo e San Bartolomeo; i resti della “schola cantorum”; due tombe a cassa laterizia del IV e V secolo.
Un aneddoto curioso è un disegno che ritrae un’antica galea su una delle mura della Pieve. Si pensa fosse opera di un marinaio che la disegnò come voto per una tragedia scampata.
Nonostante l’umidità e l’acqua che un tempo bagnava la pieve, gli affreschi e le mura sono ben conservate. Attualmente delle pompe di tiraggio consentono di gestire il flusso dell’acqua, permettendo così l’accesso ai turisti.
La Pieve del Finale è situata in Via Bruneghi, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Finale Ligure.