Il turismo scolastico: Torino, la città più visitata

Oggi voglio soffermarmi su una forma di turismo che “privilegia” i giovani studenti, ovvero il turismo scolastico. Ogni anno sono migliaia le scolaresche che si recano in viaggio per escursioni, gite, viaggi di fine corso.

Ricordo ancora con grande entusiasmo il mio viaggio in Francia, quand’ero in terza media; ed in Spagna al quinto superiore. Nonostante la mia giovane età noto che, a distanza di pochi anni, le mete di destinazione scolastiche sono cambiate. Qualche anno fa infatti, l’itinerario era ben preciso: si partiva dall’Italia, in pullman, visitando le città principali, per poi recarsi all’Estero.

Oggi invece l’itinerario, per il 60 % dei casi, riguarda il nostro Bel Paese. Torino è la meta doc per eccellenza.

Un tempo gli albergatori erano titubanti ad accogliere le scolaresche; non erano pronti a fronteggiare l’esuberanza giovanile. Oggi, in tempo di crisi, un operatore (a mio parere) non può permettersi di rifiutare richieste di soggiorno. Ben venga la diversificazione dell’offerta.

Prima dei giochi Olimpici il soggiorno medio di una scolaresca prevedeva un solo pernottamento. Ora i ragazzi passano almeno due sere a Torino. Così “Turismo Torino” ha creato per loro la Piemonte Card Junior che, con appena 10 euro di spesa, per due giorni dà libero ingresso a 170 musei piemontesi.

Un’ottima strategia per valorizzare il patrimonio artistico – culturale della città.

Al Museo Egizio, ad esempio, nel 2009 il 72% delle prenotazioni di visita è giunto dalle scuole. Nell’anno scolastico 2008-2009 sono entrate all’Egizio 5352 scolaresche, pari a un totale di 134 mila studenti. L’anno prima erano 92 mila e nell’anno olimpico erano 89 mila. Sono aumentati anche gli incassi provenienti dalla didattica. Ammontavano a 391 mila euro nell’anno scolastico 2007- 2008 e in quello successivo sono saliti a 552 mila.

E tu dove andrai quest’anno in gita con la scuola?