Dal 1 al 21 Agosto 2009 il Salento sarà pronto a dare il via alle terza edizione Festival Internazionale di Cultura Eco Digitale o Streamfest.
E’ un evento che prende spunto da un’attenta riflessione sui cambiamenti che la comunicazione ha creato nei rapporti sociali determinando, con l’innovazione tecnologica e gli stili di vita smoderati, profondi cambiamenti a livello antropologico ed ecologico. È un evento nato con lo scopo di superare le distanze abbracciando tematiche quali la salvaguardia del pianeta e il rispetto dell’ambiente.
Streamfest 09 propone una kermesse di immagini, suoni, performance e installazioni. Dal molo di Otranto (sabato 1 agosto) al Parco Gondar di Gallipoli (giovedì 6), dal Torre Regina Giovanna di Apani (venerdì 7) al Guendalina di Santa Cesarea Terme (mercoledì 12), dal Casablanca di Portoselvaggio (lunedì 17) allo Zen di Gallipoli (venerdì 21) musica, installazioni, teatro-danza, workshop, mostre, convegni, rivolta ad un pubblico vasto e multiforme, con l’obiettivo di individuare nelle nuove culture digitali forme ancora inesplorate di spettacolarità. Tra gli artisti che parteciperanno all’evento ricordiamo: Cassius, Cassy, Leroy Thornhill dei Prodigy, Matthias Tanzmann, Congo Rock, Reboot, Limo, Populous, Metuo.
Darà un grande contributo al festival Ennio Bertrand con la sua ultima creazione “La scatola di Giotto”; e Francesco Monico del Dipartimento di Media Design e Arti Multimediali NABA con “Tafkav_The artisti formely Known as Vanda”.
Streamfest 2009 si concentrerà quest’anno sul concetto “eco-entertainment”: l’ecosostenibilità nello spettacolo. Si tratta di un approccio alla promozione del territorio non solo eco-sotenibile, ma anche eco-culturale, che considera l’apporto degli eventi artistico-culturali, specie se innovativi, un valore aggiunto. Sono diversi gli strumenti, alcuni dei quali estremamente innovativi, che verranno utilizzati.
Per la prima volta in Italia in una manifestazione di questo tipo, verrà utilizzato un sistema brevettato altamente innovativo di diffusione audio – video a basso consumo alimentato interamente da pannelli fotovoltaici. Essendo comunque molto alto il fabbisogno energetico, nel caso in cui la richiesta non venga totalmente assicurata dal sistema fotovoltaico, verrà supportata da generatori di corrente che utilizzano bio-carburanti.
Anche l’illuminazione sarà a basso consumo dove possibile, sostituendo le normali lampade elettriche con altre di categoria basso consumo, tali da far diminuire il fabbisogno energetico. Verrà inoltre utilizzata carta riciclata per la realizzazione dei volantini e del materiale informativo in modo da ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 del 56% rispetto a quelle prodotte dall’uso di carta bianca. Inoltre car pooling, e StreamBus, che collegherà gratuitamente i più importanti centri turistici della zona direttamente con i luoghi del festival, per limitare il numero di automezzi in circolazione.
Sempre nell’ottica di una manifestazione ad Impatto Zero, si provvederà all’acquisto di carbon credits come forma di compensazione per l’emissione di Co2 provocata dai viaggi aerei degli artisti e degli spettatori che parteciperanno all’evento. L’intenzione è quella di stimolare l’interesse non solo teorico per tematiche ambientali, nell’ottica di una auspicata, anche se non semplice, riconciliazione tra uomo e natura. Per questo motivo, saranno associate al festival forme mirate di promozione turistica quali speciali pacchetti viaggio che contemplino le diverse offerte di ospitalità e le particolari soluzioni di partecipazione agli eventi e ai workshop.
Il festival proporrà due workshop: dall’1 al 4 agosto a Otranto si terrà “Theremin: il miracolo del suono” a cura di Vincenzo Vasi. Dal 9 al 12 di agosto a Gallipoli potrete assistere a “L’invisibile corpo dell’oggetto: musica elettronica e oggetti di riciclo” a cura di Mirko Sabatini.
Per maggiori informazioni sul programma di Streamfest visita il sito ufficiale