Il turismo a Roma nell’ultimo periodo ha subito un notevole incremento. A favorire ciò soprattutto gli eventi in calendario: Pasqua, il concerto del primo maggio, la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II.
A crescere è soprattutto il turismo internazionale, con il 58% di visitatori stranieri nel 2010.
L’aumento della domanda turistica ha comportato ovviamente un incremento dell’offerta. Se in alcune città, come Molfetta, mancano b&b per ospitare i turisti, a Roma ormai essi nascono come funghi. Purtroppo almeno il 20% dei bed & breakfast aperti negli ultimi tempi sono abusivi e prestano servizio senza regolare licenza. I controlli da parte del Comune di Roma si sono intensificati creando un team apposito composto da polizia municipale, provinciale, questura e Dipartimento del Turismo per scovare gli “intrusi”. Attualmente sono stati effettuati più di 1000 verifiche con conseguenti 700 multe.
Ma ricordate il “rumore” che fece l’introduzione della tassa di soggiorno a Roma? Vi ricordo che “la tassa di soggiorno prevede che venga applicato un contributo di 3 euro a notte per un massimo di dieci notti negli hotel a 4 e a 5 stelle. Per tutte le altre strutture ricettive, dagli hotel a 2 o 3 stelle, fino agli affittacamere o ai B&b, il contributo a carico del turista sarà di 2 euro a notte per un massimo di dieci giorni”.
Numerose sono state le proteste dei cittadini e degli operatori del turismo, ma invano è stato il tentativo. Così, in tempo di bilanci, si sono stimati ben 4 milioni provenienti proprio dall’entrata in vigore della tassa di soggiorno. E non è tutto!!!! Dal I maggio, la tassa verrà riscossa anche presso gli stabilimenti romani. Cosa mi viene in mente di scrivere? Bè è un ulteriore arricchimento, per me, dello Stato!
Ogni motivo è buono per inserire nuove tasse con il conseguente pericolo di perdere un possibile cliente, causa errata comunicazione da parte dello stato!