Ritorniamo sul tema “crisi vulcano” analizzando più a fondo la situazione. Oggi voglio soffermarmi sulla città di Venezia, che ha subito un drastico calo di visite in queste settimane.
Gli operatori fanno i conti della perdita di fatturato dopo il blocco aereo causato dalle ceneri generate dall’eruzione vulcanica in Islanda. «Abbiamo registrato una flessione del fatturato tra il 10 e il 12% – spiega Vittorio Bonacini, presidente dell’Ava – l’impatto sull’occupazione dei nostri alberghi e sull’incoming è stato penalizzante. Adesso speriamo di recuperare con le festività del primo maggio».
Il calendario del 2010 non è stato generoso; gran parte delle festività ricorrono quest’anno di domenica; ciò significa meno ponti e crescita del turismo mordi e fuggi.
«La crisi economica e finanziaria del settore turistico-alberghiero, ulteriormente messa a dura prova da una calamità naturale – conclude Bonacini – trova un’altra battuta d’arresto nei due ponti festivi, che faranno mancare il loro importantissimo apporto economico al settore».
Ottimo blog il tuo, per chi ha sete di notizie dal turismo, sperando che questa crisi finisca presto. Altrimenti gli operatori vanno in depressione 🙂