Mentre aspettiamo la ripresa del turismo, sembra che la “sfiga” sia sempre in agguato. Poteva essere questo il periodo in cui approfittare di una bella settimana bianca nelle località più inn del periodo e, invece, il maltempo ci si è messo di mezzo. L’anno scorso qualcuno si lamentava del fatto che in pieno inverno le piste sciistiche fossero imbiancate con neve artificiale; quest’anno c’era fin troppa neve a causare disagi anche solo per uscire di casa.
E così, disastro dopo disastro il numero stesso dei viaggi si è ridotto notevolmente. Secondo il Rapporto Istat “Viaggi e vacanze in Italia e all’estero”, si è avuto un calo del 19,5% (da 40 milioni e 696 mila nel 2010 a 32 milioni e 769 mila nel 2011).
Invece le vacanze lunghe mostrano una flessione del 14,9% (da 46 milioni e 754 mila nel 2010 a 39 milioni e 789 mila nel 2011), contribuendo a determinare la contrazione del numero complessivo dei viaggi di vacanza nell’anno (-17%).
Ovviamente si riduce anche il numero dei pernottamenti: i soggiorni più brevi mostrano una flessione del 17,1% (da 77 milioni e 590 mila notti nel 2010 a 64 milioni e 294 mila notti nel 2011), quelli più lunghi si riducono del 15,3% (quasi 78 milioni di notti in meno, rispetto al 2010). L’ammontare complessivo annuale dei pernottamenti per vacanza subisce di conseguenza un calo del 15,6%.
Un crollo si ha anche per i viaggi di lavoro, che subiscono una flessione del -13,1%. Non ci resta che attendere la stagione estiva affinché la situazione migliori.