Come già scritto più volte in questi mesi, il viaggiatore, piuttosto che restare a casa rinunciando così alle vacanze, ha preferito ridurre il numero di pernottamenti fuori casa. Sono aumentati gli arrivi ma sono diminuite le giornate di presenza e la clientela e’ stata soprattutto straniera.
Gli alberghi italiani hanno registrato, rispetto all’estate 2009, un aumento dell’1% degli arrivi e una diminuzione dell’1,9% delle giornate di presenza. In particolare, la clientela italiana ha registrato, nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, un calo dell’1,9 per cento negli arrivi e del 4,8 per cento nelle presenze; per quella straniera, invece, vi sono state variazioni positive sia degli arrivi (più 5,4 per cento) sia delle giornate di presenza (più 5 per cento). Rispetto all’analogo periodo del 2009, nel Nord-ovest la variazione degli arrivi è stata negativa per gli italiani (meno 7,7 per cento) e positiva per gli stranieri (più 3,1 per cento), con una diminuzione complessiva dell’1,6 per cento.
Con riferimento alle presenze, nell’Italia nord occidentale quelle degli italiani sono diminuite dell’8,3 per cento, mentre quelle degli stranieri sono aumentate del 5,5 per cento, con un calo complessivo del 2,3 per cento. Nel Nord-est la diminuzione delle presenze totali, pari al 2,2 per cento, è la risultante di una riduzione per i turisti nazionali (meno 4,8 per cento) e di un aumento per quelli stranieri (più 5,1 per cento). Anche nell’Italia centrale si sono registrate variazioni negative per la componente nazionale (meno 7,1 per cento) e positive per quella straniera (più 5,4 per cento), con un calo delle presenze complessive del 2,0 per cento. Infine, nell’Italia meridionale e insulare l’aumento delle presenze estere (più 3,4 per cento) e la diminuzione di quelle nazionali (meno 1,7 per cento) hanno determinato una flessione delle presenze complessive dello 0,7 per cento. Nel complesso, la durata media della permanenza negli esercizi rilevati è stata di 4,13 giornate, con un diminuzione, in termini assoluti, di 0,12 giornate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.