Le soglie della stagione estiva, a dispetto dell’inizio ufficiale il 21 Giugno, sono già state abbondantemente varcate per quanto concerne gli operatori turistici, e se è vero che è decisamente presto per tracciare un primo bilancio, se non altro ci si può divertire con le previsioni per la stagione 2012, partendo dal lascito del 2011.
La Sicilia ancora una volta si conferma meta privilegiata per il turismo domestico lanciata dalla crescita sempre più sorprendente del binomio Agriturismo Sicilia, mentre regioni come il Lazio e la Toscana sono le preferite dai turisti d’oltralpe; ma la crescita dell’isola non si limita a questo dato, facendo registrare un aumento del proprio appeal anche all’estero.
Sicuramente influisce in questo dato il fatto che a farla da padrone sono sempre i pacchetti vacanze riguardanti mare e spiagge, e bisogna ammettere che da questo punto di vista la Sicilia ha pochi rivali se non altro in termini di “quantità” della proposta.
Ma stando a quanto detto, non si spiegherebbe il calo della Sardegna, che anche quest’anno sembrerebbe perdere terreno nei confronti dell’isola “rivale”.
Volendosi soffermare un attimo su questo dato, una spiegazione è presto trovata: al secondo posto dei pacchetti vacanza, a seguire mare e spiagge, vi sono le città d’arte. Palermo infatti già nel 2011 rispetto al 2010 ha registrato nei dati dell’hôtellerie una crescita del 20%, e le proiezioni lasciano intendere che il trend anche quest’anno sarà crescente. Il capoluogo è seguito a ruota da Ragusa (+16%) e Taormina (+12%).
Ma cosa cercano dunque i turisti in Sicilia? Quali sono le tappe e i tour preferiti nell’isola?
Sembrerà banale, ma è ancora il tour classico il preferito da italiani e stranieri, con partenza da Palermo, visita alla Cattedrale, Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina, Duomo di Monreale, e poi via per il Duomo di Cefalù. Segue l’immancabile visita alla Valle dei Templi di Agrigento, Villa del Casale di Piazza Armerina, Teatro Greco-Romano di Taormina, Neapolis di Siracusa e Barocco della Val di Noto. Et voilà, la Sicilia è servita in un boccone… magari un paio.
Per ciò che concerne le strutture ricettive, il trend qui varia sensibilmente in base alla fascia d’età e alla composizione del nucleo familiare, oltre che, naturalmente, al tema della vacanza.
Rimane b&b Sicilia il connubio prediletto dalle coppie tra i 18 e i 32 anni, case vacanza se sono in gruppi, mentre le coppie o i gruppi sopra i 45 propendono ancora per il classico Hotel. Ancora in forte crescita come dicevamo l’agriturismo, stravincono i villaggi turistici per le famiglie con bambini o ragazzi entro i 16 anni. Perde colpi il campeggio, che diventa sempre più di nicchia.
Ultima curiosità: cresce per la Sicilia la ricerca di tour alternativi: sorprendente il balzo in avanti dei “Luoghi di Montalbano”, ancor di più il tour enogastronomico dello “street food” di Palermo.
Rimane tuttavia una considerazione ancora oggi valida per la Sicilia, che “si comporta” un po’ come il cervello umano: se è in grado di ottenere questi risultati sfruttando una piccola percentuale del proprio potenziale… cosa sarebbe in grado di fare a pieno regime?
..assolutamente incredibile pensare di parlare di turismo in Sicilia senza alcun riferimento a Etna o Catania.. assurdo..